“Un'idea innovativa e aggiornata di sport - dichiara Andrea Bruni, Responsabile del Progettoattraverso la quale intendiamo porre l’attenzione sull’atleta e non sul risultato ad ogni costo. Con lo sport integrato vogliamo battere il razzismo, l’odio, la discriminazione verso un altro che consideriamo diverso. Vogliamo convincere i giovani che la gestione dei conflitti passi attraverso il confronto con le differenze e non con il rifiuto e la violenza, che non saranno mai in grado di risolvere il problema della diversità umana, che in quanto tale è per noi un valore ed una ricchezza. Con Cambia il Tempo il CSEN è impegnato a generare luoghi di relazioni umane e aggregazione in grado di contribuire a fornire risposte concrete alle domande sociali che il nostro tempo ci pone”.


Ma che cosa s'intende con il termine “sport integrato”? Come spiega il presidente di Csen Piemonte Gianluca Carcangiu: "Lo sport integrato è una disciplina sulla quale stiamo lavorando da più di 10 anni per far sì che diventi uno strumento utile nel momento del bisogno per istruttori sportivi, educatori ed insegnanti. Quando parliamo di sport integrato non ci rivolgiamo esclusivamente alla disabilità, e quindi al rapporto integrato che può intercorrere tra normodotati e atleti con disabilità, ma parliamo di integrazione a tutti i livelli, riguardanti ad esempio la lotta alla discriminazione per motivi religiosi, sociali o etnici. Lo sport integrato non è lo sport inclusivo, in quanto non ci preoccupiamo di includere "l'altro", ma bensì di creare un team che nella diversità dei propri componenti produca valore, generi educazione e soprattutto divertimento; l'inclusione, infatti, è sempre determinata da un rapporto non alla pari, con lo sport integrato invece si vuole alzare l'asticella e ognuno, sulla base delle proprie caratteristiche, diventerà parte integrante del proprio gruppo di lavoro, ponendosi come anello fondamentale della catena".


Tutto ciò è possibile, innanzitutto, modificando i regolamenti di alcune discipline sportive, in una logica di equità. Attivando un processo culturale di inclusione sociale che coinvolga la “Rete Sport Integrato”, ossia una rete formata dagli Enti del Terzo Settore, le scuole, le associazioni sportive, le Istituzioni locali e i Servizi Pubblici e del Privato Sociale operanti nel territorio delle 20 regioni italiane coinvolte. Un coordinamento locale di energie, collegate a livello nazionale, il cui destinatario è la persona in quanto tale, senza alcuna differenza, come indicato nei punti 19-23-25 dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile.


Lo sport integrato e con esso i “Giochi Nazionali dello Sport Integrato”, in programma a Grugliasco (TO) venerdì 18 giugno 2021, sono promossi come una metafora della vita quotidiana, nella quale è possibile creare le condizioni migliori per offrire a tutti le adeguate opportunità di crescita in un contesto accogliente e capace di valorizzare le differenze.